Cracovia contro la discriminazione della communità LGBT
Alla fine di luglio 2020 il Sindaco di Cracovia Jacek Majchrowski si è svolto nella sua lettera ai sindaci delle città partrenarie, dichiarando l’apertura della nostra città alla communità LGBT ed esprimendo la sua obiezione all’omofobia ed altre forme della discriminazione.
Le azioni intraprese da ciascuni governi locali polacchi sono divenute l’oggetto dei dibattiti accesi ed i loro echi risuonano nei media stranieri. Le emozioni più grandi, anche dei partner stranieri, sono state suscitate dalla nozione delle «zone libre dei LGBT», create in alcuni comuni e regioni del nostro paese. Opponendosi a questa tendenza preoccupante ed a tutte le prove della discriminazione, il Sindaco Jacek Majchrowski si è svolto con appello agli abitanti di Cracovia e poi ha inviato le lettere ai sindaci delle città partenarie.
«Voglio sottolineare chiaramente che Cracovia era, è e sarà una città aperta a culture, punti di vista, avvisi, modi di vita differenti » - ha scritto.
«La solidarietà, la toleranza ed il rispetto verso i diritti di ogni uomo sono i valoro che costituioscono il patrimonio spirituale della nostra città, altrettanto importanti della storia e della cultura. Desideriamo creare il futuro di Cracovia basandosi sui suoi valori e non imaginiamo di non prendere in considerazione quelle che definiscono per secoli il carattere della nostra città (…). Tutti sono benvenuti lì, i representanti dei gruppi LGBT, perché tutti sono uguali davanti alla legge, conformemente alla Costituzione della Repubblica di Polonia, e anche possono, e dovrebbero, sentirsi a Cracovia come a casa».
L’ispirazione all’inviata della lettera era il primo anniversario della creazione del Consiglio per la parità del trattamento. È composto dei consiglieri, funzionarii, rappresentanti delle università, di associazioni differenti e di ambienti che agiscono in favore della parità del trattamento. La loro missione è la lotta contro ogni manifestazione della discriminazione ed il rafforzamento del dialogo nel quale non c’è posto per l’esclusione, l’umiliazione oppure la discriminazione.
Le azioni di Cracovia danno gli effetti aspettati, il ché è confermato dai segnali positivi ottenuti dai nostri amici stranieri e diplomati che agiscono a Cracovia. Un esempio di questo fenomeno è la lettera dalla città partenaria belga Lovanio, nella quale è stato reso omaggio alle autorità di Cracovia ed alla quale una bandiera multicolore è stata allegata una bandiera in colori dell’arcobaleno.