Jerzy Stuhr - attore, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico di grande spessore - è deceduto all'età di 77 anni. Ha interpretato una serie di ruoli eccezionali che sono entrati nella storia del cinema e del teatro polacco. Era molto apprezzato tra l’altro in Italia. Ha recitato in alcuni film italiani.
Era nato il 18 aprile 1947 a Cracovia ed è rimasto legato a questa città per tutta la sua vita. Si è laureato in filologia polacca presso l'Università Jagellonica e presso il l'Accademia di Arti Drammatiche di Cracovia. Già durante gli studi di recitazione ha iniziato a recitare al Teatro Stary di Cracovia. Ha interpretato ruoli di rilievo in produzioni dirette, tra gli altri, da Konrad Swinarski, Jerzy Jarocki, Jerzy Grzegorzewski e Andrzej Wajda.
Nel 1994 gli è stato conferito il titolo di professore nel rano delle arti teatrali. Dal 1990 al 1997 e dal 2002 al 2008 è stato rettore dell'Accademia di Arti Drammatiche di Cracovia. È stato membro dell’Accademia Europea del Cinema dal 1998 e membro del Consiglio per gli Affari Culturali del Presidente della Repubblica Polacca nel 1991-1993.
In riconoscimento del suo contributo alla cultura nazionale, è stato insignito della Croce di Commendatore dell'Ordine della Polonia Restituta. Dal 2006 è membro del Consiglio di programma della Fondazione Centro per la Creatività Nazionale.
Jerzy Stuhr è noto al grande pubblico soprattutto per la sua vasta produzione cinematografica. Sul set cinematografico, ha lavorato con i più eminenti registi: Andrzej Wajda, Agnieszka Holland, Krzysztof Kieślowski, Krzysztof Zanussi, Filip Bajon, Grzegorz Królikiewicz, Feliks Falk, Piotr Szulkin. Le sue creazioni sono diventate icone del cinema polacco. Grazie ai ruoli da protagonista in "Top Dog" di Feliks Falk (1977) e "Amator" di Krzysztof Kieślowski (1979), è diventato il volto del "cinema dell'ansia morale". Si è guadagnato la simpatia del pubblico anche grazie al suo talento per la commedia, che ha espresso nei film di Juliusz Machulski - "Sexmission" (1984), "Kingsajz" (1987) e "Kiler" (1997). Molti associano Jerzy Stuhr al personaggio dell'asino (fedele compagno di Shrek), al quale ha prestato la sua voce molto caratteristica.
È stato anche regista: il primo film che ha diretto, basato sulla sua sceneggiatura, è stato “Spis cudzołożnic” [La lista delle adultere] nel 1995, tratto dal romanzo di Jerzy Pilch. I film successivi, anch'essi realizzati sulla base di sceneggiature proprie, sono stati: "Historie miłosne" (1997) - un film dedicato a Krzysztof Kieślowski, premiato in festival polacchi e stranieri (tra cui i Leoni d'Oro di Danzica e Fipresci al Festival di Venezia 1997), nonché "Pogoda na jutro" (2003) e "Korowód" (2007).
L'artista ha recitato anche in film stranieri. L'acclamato regista italiano Nanni Moretti ha scritturato Jerzy Stuhr in ben tre dei suoi film. L'ultimo film in cui l'eccezionale attore cracoviano ha recitato, “Il sol dell'avvenire” (Lepsze jutro) di Moretti, è stato presentato in anteprima l'anno scorso. È stato l'ultimo ruolo cinematografico di Jerzy Stuhr.